Il Sinpref ha organizzato un dibattito tra istituzioni e società civile su “Il futuro del Ministero dell’Interno: mission e competenze”, che si è tenuto il 9 settembre 2022 alle ore 17:00, a Milano Marittima presso l’hotel Rouge International.
All’evento, curato dal sindacato più rappresentativo della carriera prefettizia con l’obiettivo di promuovere un confronto sulle tante questioni che riguardano l’organizzazione e le attività del Viminale, parteciperanno: il Ministro dell’Interno L. Lamorgese; il Sen. A. Balboni; il Sindaco di Ravenna e Presidente UPI, M. De Pascale; l’On. M. Lupi; il Sindaco di Cervia M. Medri; il Prefetto di Roma M. Piantedosi; l’On. G. Sarti; il Consigliere di Stato M. Valentini. Modera l’incontro Pietro Caruso, giornalista e saggista.
«Il ministero dell’Interno – sottolinea il presidente del Sinpref Antonio Giannelli – sta vivendo un momento storico cruciale nel fronteggiare, attraverso tutte le sue diverse componenti, le complesse emergenze – anche inedite, come quella pandemica – che stanno interessando la vita del nostro Paese. Si tratta di situazioni estremamente delicate, come quelle legate alla gestione del fenomeno migratorio e all’attuazione del PNRR con la necessità di tenerlo al riparo dalle mire delle organizzazioni criminali, che hanno evidenziato ancora una volta la centralità dell’Amministrazione civile e il ruolo fondamentale svolto dalle prefetture sui territori, non solo quali organi periferici del Viminale ma come riferimenti essenziali dell’intero Esecutivo».
«Tenuto conto anche dell’esperienza maturata in questo ultimo contesto, il Sinpref ha promosso e più volte sollecitato l’avvio di una ampia azione riformatrice in grado di rafforzare la funzionalità degli uffici e migliorare la capacità di azione, intervenendo sulla organizzazione e sulle competenze attualmente affidate alle prefetture e investendo sul tema della formazione attraverso una valorizzazione della ex scuola del Viminale che oggi ha perso la sua forza propulsiva e innovatrice», aggiunge Giannelli.
«La sfida che ci attende e che con il dibattito di venerdì vogliamo porre con forza all’attenzione di istituzioni e società civile – conclude Giannelli – richiede una riflessione sulle attuali competenze dell’Amministrazione civile che via via si sono stratificate nel tempo, per immaginare il rafforzamento di quelle ritenute strategiche ed una diversa e più razionale allocazione di quelle che invece possono essere esercitate da altre amministrazioni. In uno scenario tanto mutevole e complesso, risulta essenziale modellare un ministero dell’Interno con lo sguardo rivolto al futuro, puntando con decisione a funzioni determinanti, quali la prevenzione delle infiltrazioni mafiose, la gestione delle emergenze, il coordinamento delle politiche migratorie e il supporto collaborativo al sistema degli Enti locali».